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Il bosco di Pepi, 2014

 

Nella ricerca di Manna la natura è assunta come materia e lavorata, fino a trasformarsi in ceramica. Al visitatore della mostra mancherà l’esperienza che io ho potuto fare nel suo laboratorio, ossia la possibilità di prendere in mano gli oggetti (questo sono in fondo le opere d’arte).

Proprio perché a partire dalla mescolanza degli elementi (aria, acqua, terra, fuoco) che nel loro combinarsi generano una modifica che procede oltre la cottura  (l’ossidazione dei pigmenti l’esposizione agli agenti atmosferici), le opere di Maria Maddalena Manna ripropongono quella stratificazione che è all’origine del continuo e costante modificarsi del territorio: un’azione fisica, ma anche un’azione culturale. E si configurano quindi, come un microcosmo, una rappresentazione del reale che fa da spunto per la riflessione sul mondo.

La mostra illustra l’originale percorso di ricerca di Maria Maddalena Manna, il cui linguaggio sonda differenti tecniche e forme espressive generando opere che si fondano sul dialogo tra ceramica ed elementi naturali con il loro carico di storia e ancora sul loro rapporto con l’immaginario, non solo dell’artista, ma anche del pubblico che le osserva.
Ogni sua realizzazione è aperta alle possibilità di interpretazione basata sulla memoria di chi osserva, ma comunica attraverso il forte impatto emotivo determinato dalle connessioni con il vissuto che l’opera riesce ad evocare.

Mi sembra significativo il fatto che il punto di partenza dell’installazione, prima del volo liberatorio della fase finale, sia un’opera di grande bellezza, Il Bosco di Pepi, che ci insegna come anche le nostre case, gli oggetti quotidiani, siano in fondo paesaggi domestici, e riporta il tutto in una dimensione ludica di grande ricchezza.

Marco Albertario

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Il bosco di Pepi 2014, installazione, Torre del Vescovo, Pisogne (BS)

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Il bosco di Pepi 2014, installazione, Torre del Vescovo, Pisogne (BS)

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Il bosco di Pepi 2014, installazione, Torre del Vescovo, Pisogne (BS)

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Il bosco di Pepi 2014, installazione, Torre del Vescovo, Pisogne (BS)

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Il bosco di Pepi 2014, installazione, Torre del Vescovo, Pisogne (BS)

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Il bosco di Pepi 2014, installazione, Torre del Vescovo, Pisogne (BS)

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Urna cineraria, Il bosco di Pepi 2014, Torre del Vescovo, Pisogne (BS)

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Il bosco di Pepi 2014, installazione, Torre del Vescovo, Pisogne (BS)

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Il bosco di Pepi 2014, installazione, Torre del Vescovo, Pisogne (BS)

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Il bosco di Pepi 2014, installazione, Torre del Vescovo, Pisogne (BS)

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Il bosco di Pepi 2014, installazione, Torre del Vescovo, Pisogne (BS)

"In-certi luoghi dove l'azzurro si mostra"

Festival di poesia di Pisogne, 5-6 luglio 2014


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La natura è, nella riflessione di Maria Maddalena Manna, “materia” e superficie; la ceramica, impasto di terra, acqua, asciugato all’aria e cotto al fuoco, diventa nel suo fare artistico una sintesi degli elementi. Manna modella opere che rompono con le categorie tradizionali dell’ “oggetto in ceramica” trasformandosi in sculture dove la sedimentazione del vissuto dell’artista viene a coincidere con il progressivo modificarsi dell’opera attraverso il mutamento dei suoi elementi costitutivi prima, durante e dopo la cottura in forno. Così è nell’Incontro  (2013-14, ceramica, vetro e ferro 40x40x200 cm) la scultura  esposta a Lovere presso l’Accademia Tadini, dove l’ultimo livello di lettura dell’opera è determinato dalla presenza e dalla percezione del pubblico.

Marco Albertario

 

© copyright maria maddalena manna 

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