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fragile, 2018

 

“Gli uomini percorrono sentieri diversi. Chi li segue e li confronta vedrà nascere meravigliose figure; figure che sembrano appartenere a quella grande scrittura cifrata che ritroviamo ovunque: sulle ali degli uccelli, nei gusci delle uova, nelle nuvole, nella neve, nei cristalli, nelle forme delle rocce, nelle acque ghiacciate, nelle piante, negli animali, negli uomini, nelle luci del cielo e nelle singolari congiunture del destino” (Novalis, Les disciples à Saïs, 1798)

 

Nell'allestimento per Fragile l'artista porge una nuova tensione compositiva, cerca nel trasversale del suo lavoro, selezionando opere appartenenti a progetti diversi.

Questo ciclo di sculture, create dal 1998 al 2018, sembrano riproporsi come memorie arcaiche, forme del tutto nuove rispetto al lavoro passato con il gruppo ceramiche 4m, dove da semplici vasi contenitore l'artista passa a forme più propriamente di “scultura”.

Il desiderio di sperimentare forme che mettono in luce, la qualità della materia e la fantasia operativa. In alcune opere ritorna la concezione antropomorfa, in altre l’architettura di luoghi sognati. I segni incisi nell’argilla, le forature, i ritratti coi nodi sono indicative di una coscienza culturale nella quale la memoria e il ricordo assumono un significato profondo. Le colorazioni sono smalti preparati di volta in volta; molto è lasciato ai vari gradi di cottura e al colore che ne deriva, non senza intervenire con vari espedienti per rendere le superfici più scabre o più lucenti, più chiare o più accese.

Quelle più recenti qui esposte rivelano una nuova tensione compositiva, in dialogo con il luogo. Essenziali e perfette.

Le sculture in terra bianca: anche in queste gli effetti di opacità dalla superficie, liscia o di materia più densa e segnata, creano una composizione suggestiva di ordine con la purezza del bianco.

Forte MadreTerraFemmina, posta sull'altare.

Le suggestioni cromatiche vengono soprattutto esaltate nelle composizioni che si differenziano nei colori brillanti delle sfere messe in verticale come ad innalzarsi in una sorta di preghiera.

Le opere d'arte vanno colte anche nel loro aspetto più profondo in modo che possano svelare il senso per il quale sono state create.

Liliana Fratti

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fagioli feto 2018, installazione, Chiesa di Sant'Antonio, Breno (BS)

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MadreTerraFemmina 2018, installazione, Chiesa di Sant'Antonio, Breno (BS)

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MadreTerraFemmina 2018, installazione, Chiesa di Sant'Antonio, Breno (BS)

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fagioli feto 2018, installazione, Chiesa di Sant'Antonio, Breno (BS)

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occhi-pesce con nodo 2018, installazione, Chiesa di Sant'Antonio, Breno (BS)

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occhi-pesce con nodi 2018, installazione, Chiesa di Sant'Antonio, Breno (BS)

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colonne devozione 2018, installazione, Chiesa di Sant'Antonio, Breno (BS)

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colonne devozione 2018, installazione, Chiesa di Sant'Antonio, Breno (BS)

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fragile 2018, installazione, Chiesa di Sant'Antonio, Breno (BS)

© copyright maria maddalena manna 

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